mercoledì 20 febbraio 2008

Recensione: Korsar (boardgame)

Anche Korsar, conosciuto anche come Loot o Pirat, non è un gioco nuovissimo, anzi. Risale infatti al 1992! La prima cosa da dire è che il creatore di questo gioco è il grandissimo Reiner Knizia, professore di matematica tedesco che ha scoperto che creare giochi gli piaceva (e rendeva) più di insegnare a scuola.. e da li è diventato uno dei più prolifici creatori di giochi da tavolo. La sua origine di matematico traspare in molti dei suoi giochi però. Spesso infatti, pur avendo una particolare ambientazione, i suoi giochi sono decisamente astratti, dei rompicapo come solo un matematico può concepirli, e Korsar non fa eccezione.

Korsar è un gioco di carte vagamente ambientato nel mondo dei pirati. Lo scopo è catturare la maggior quantità di oro saccheggiando i galeoni, ma vedremo presto che le meccaniche di gioco non ricordano per nulla l'ambientazione piratesca. Ci sono tre tipi di carte: pirati (di 4 diversi colori e 4 diversi valori), galeoni (con valore da 2 a 8) e capitani (uno per colore più l'ammiraglio). Si parte con 7 carte in mano. Ad ogni turno un giocatore può o giocare una carta o pescare una carta (quando finisce il mazzo delle carte da pescare si può scegliere di scartare una carta non galeone). I galeoni possono essere giocati in qualunque momento. I pirati si possono giocare su un qualunque galeone in gioco, ma quando un giocatore gioca un pirata, solo lui può giocare, su quel galeone, pirati di quel colore (e lui non può giocarne di altri colori). I capitani si possono giocare su un galeone per il quale il giocatore abbia già giocato almeno un pirata del colore corrispondente. Se all'inizio del turno di un giocatore, ha la maggioranza dei pirati su un galeone, si scartano tutti i pirati relativi a quel galeone e lui intasca il galeone. E queste sono le regole, altre 4-5 regole per sistemare alcuni piccoli dettagli ma che non cambiano la sostanza del gioco.

Giocare a Korsar è davvero divertente. Sembra che le azioni siano limitate ma in realtà ad ogni turno si hanno parecchie scelte a disposizione e, di solito, fino quasi alla fine non si può dire chi sta vincendo. Un difetto del gioco è che in teoria supporta da 2 a 8 giocatori, ma sconsiglio vivamente di giocarci solo in due, visto che risulta noioso e fin troppo basato sulla fortuna. Con tre o quattro giocatori invece da il meglio di sè. Essendo un gioco di carte la fortuna conta, ma di solito non è determinante, e questo è certamente un vantaggio.

In conclusione, a me Korsar piace tantissimo. Veloce da spiegare e da giocare, non troppo accattivante come materiali ma certamente molto strategico e mai ripetitivo. Ve lo consiglio caldamente.

Voto finale: 8.5/10

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