venerdì 15 febbraio 2008

Recensione: Professor Layton and the Curious Village (NDS)


Finalmente disponibile in inglese il primo titolo della trilogia di giochi dedicati al Professor Layton, un bizzarro individuo (ma professore di che?) con una profonda passione per gli indovinelli. In Giappone il primo episodio ha avuto un discreto successo.. ma sarà capace di fare altrettanto anche da noi? Scopriamolo insieme!

Cominciamo col dire che il gioco è uscito in versione americana pochi giorni fa (il 10 Febbraio, per la precisione) e che, al momento, non è ancora stata annunciata la sua importazione in Europa. Tuttavia negli USA il titolo è stato distribuito da Nintendo stessa, e questo fa ben sperare. Gli sviluppatori sono i Level5, che la per là non mi dicevano niente ma poi ho scoperto che sono quelli che hanno fatto gli stupendi Jeanne D'Arc (PSP), Dark Cloud (PS2) e Dragon Quest VIII (PS2) e stanno lavorando a White Knight Story (PS3). Insomma.. un bel pedigree davvero. Ma in cosa consiste il gioco? Si tratta di una avventura grafica (un punta e clicca alla Myst, per intenderci) piena di puzzle da risolvere.. ma i puzzle non sono 'incastonati' nel mondo come succede di solito (del tipo usa la chiave di scimmia con l'orecchio della statua), bensì dei veri e propri indovinelli astratti che vengono proposti al nostro professore (o al suo impavido assistente).

Presentazione

Dal punto di vista grafico e sonoro, Professor Layton si presenta decisamente bene! Il gioco è totalmente 2D, con un piacevolissimo stile grafico da anime che ricorda parecchio da vicino Miyazaki (e scusate se è poco). Durante l'avventura ci imbatteremo in un buon numero di sequenze animate, davvero realizzate benissimo. Purtroppo però per la maggior parte del tempo vedremo un immagine statica con i personaggi animati incollati sopra. Il risultato è comunque piacevole, ma non si può certo gridare al miracolo. I vari indovinelli invece si avvalgono di una grafica abbastanza spartana, con lo schermo superiore destinato a mostrare il testo del puzzle e quello inferiore che contiene gli elementi su cui possiamo operare... di solito disegnati molto spartanamente. Il sonoro fa il suo lavoro non facendosi notare per la maggior parte del tempo.. ma rientrando magistralmente nelle scene animate. E c'è anche una buona dose di parlato (grandi i commenti sbruffoni del professore quando si risolve un quesito) di ottima qualità.

Storia

Ok. Da un'avventura che si rispetti ci si aspetta una bella storia coerente, e anche qui il professore non si fa trovare impreparato! I personaggi sono interessanti e la storia pur non essendo intricatissima fa di tutto per mantenere la suspance. Certo... l'ambientazione è un po' fantasiosa in quanto si tratta di un villaggio in cui tutti hanno la passione per gli indovinelli.. e non si riesce a parlare con nessuno senza che questi ci proponga un indovinello prima di darci il nostro indizio. Il tutto si inquadra bene nella natura favolosa della storia.. ma certamente fuori contesto ha poco senso. E Tycho e Gabe non si sono lasciati sfuggire l'occasione di dire la loro sull'argomento.

Giocabilità

A prima vista può sembrare la classica collezione di minigames che viene pubblicata sul Nintendo DS. Del resto di giochi che si propongono di allenare la nostra mente ne esce uno al giorno. E invece no! Innanzitutto la parte di avventura non è solamente un pretesto per passare da un gioco all'altro (come, ad esempio, in O.M.G. 26 - Our Mini Games) ma è un gioco che per la sua realizzazione potrebbe anche avere una dignità a sè stante. E i puzzle non sono i soliti mini giochi più o meno complessi da ripetere per ottenere un punteggio migliore. Qui sono dei semplici 'ostacoli' nella nostra avventura. E una volta superati non è necessario affrontarli nuovamente (per quanto sia comunque possibile). Ed infatti ce ne sono ben 120! La maggior parte dei test sono dei classici (o loro varianti) come ad esempio spostare un fiammifero per trasformare un disegno di 4 cubi in un disegno di 3 cubi, o ancora far attraversare un fiume a tre lupi e tre galline senza che i lupi mangino le galline. La velocità di risposta o la capacità di farsi capire dal software (quanti di voi non hanno imprecato giocando al primo Brain Training durante quel dannato gioco in cui bisognava scrivere le parole che si ricordavano?) qui non contano nulla. Si ha tutto il tempo che si vuole, eventualmente possiamo scegliere di lasciar perdere e riprovarci in seguito (anche se alcuni indovinelli sono necessari per andare avanti con l'avventura). Una nota, però. Per risolvere alcuni giochi bisogna fare attenzione al modo esatto in cui sono formulati, cercando qualche doppio senso o qualche allusione. Di per sè non è un problema ma ricordiamoci che il gioco è in inglese che per molti di noi non è la nostra lingua madre. Una eventuale versione in italiano risolverà questo problema.

Longevità

Come nella maggior parte delle avventure, una volta finito si ha ben poco interesse nel rigiocare di nuovo la storia (anche perchè, credo, non ci sono bivi)... a parte forse per rivedere le scene animate.. ma non credo sia il caso di molti. Per quanto riguarda gli indovinelli... rigiocarli non ha senso, visto che non c'è nessun punteggio da battere. Ma probabilmente dopo aver finito il gioco torneremo a cercare quelli che ci mancano (alcuni sono ben nascosti) e proveremo a risolvere quelli in cui avevamo fallito. E poi? Beh.. i Level-5 hanno aggiunto una grandissima feature al gioco: il puzzle della settimana! Collegandoci alla Nintendo Wi-Fi Connect potremo scaricare ogni settimana un nuovo puzzle per poterci divertire. Ovviamente gratis e il primo è già online. A me sembra davvero una iniziativa lodevole.

Conclusioni

Ho trovato Professor Layton and the Curious Village davvero un ottimo titolo. Storia simpatica e intrigante, bella grafica, interessantissimi puzzle che spesso riproporrete ai vostri amici (la maggior parte degli indovinelli non ha bisogno di nessun supporto per essere giocata) e la possibilità di scaricare un nuovo indovinello ogni settimana. Sono proprio contento che abbiano confermato l'uscita americana del secondo gioco della serie.

Voto finale: 9/10

PS: Il voto scende di due punti per chi capisce l'inglese ma non benissimo per via di alcuni enigmi che si basano molto sulla loro formulazione.

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